Avis ha rinnovato le cariche sociali per il prossimo quadriennio. Mandarà: “Anche nel 2024 una cultura più solidale”

La biblioteca comunale di via Gozzi ha ospitato l’assemblea dei soci dell’Avis. L’associazione, che annovera quasi mille volontari, ha rinnovato le proprie cariche sociali per il quadriennio 2025/2028. La presenza del sindaco Peppe Dimartino, dell’assessore Davide Mandarà e la nota inviata dal presidente del consiglio comunale Luca Agnello, hanno arricchito e condiviso tutti i valori della donazione del sangue e del plasma. Questi gli eletti del consiglio direttivo: Stella Barrera, Rosario Venturelli, Fabio Emmolo, Salvatore Mandarà, Antonio Micieli, Daniele Occhipinti, Benedetta Arestia e Milena Giannone, mentre Giuseppe Stamilla va al consiglio provinciale Avis di Ragusa. Gli eletti nel collegio dei revisori dei conti: Valeria Dipasquale, Giuseppe Mainenti e Giuseppe Migliaccio. Il presidente uscente Salvatore Mandarà ha ringraziato Concetta Cilia, segretaria dalla fine degli anni ’80, ed ha manifestato riconoscenza al dott.Giuseppe Cascone, direttore sanitario e ai due nuovi medici, Gianluigi Gulino e Marco Mandarà, subito entrati a pieno titolo nella grande famiglia Avis. Gratitudine anche per i sempre presenti infermieri Tina Politina, Alessandro Casabona e Arianna Ragusa. Nel corso della serata, sono stati consegnati gli attestati e le benemerenze per i donatori e i riconoscimenti per tutti i donatori di fine carriera. “Anche nel 2024 l’Avis di Santa Croce Camerina è riuscita a fare sistema e a diffondere sempre più una cultura solidale, con primordi e valori a noi cari, quali la solidarietà, la salute e la sussidiarietà. Principi e valori appartenenti alla cultura del dono e alle pratiche solidali”, ha sottolineato Mandarà. Adesso spetta a Giuseppe Venezia, in qualità di presidente della commissione elettorale, convocare la prima seduta del consiglio direttivo per eleggere l’esecutivo, formato dal presidente, dal vice presidente, dal tesoriere e dal segretario.
A seguire la relazione del Consiglio direttivo per la 45° assemblea dei soci dell’Avis di Santa Croce:
Carissimi donatori… siamo arrivati alla fine del nostro mandato fatto di
quattro anni di impegno, ma anche di grandi difficoltà.
Anche nel 2024 l’Avis di Santa Croce Camerina è riuscita a fare sistema e
a diffondere sempre più una cultura solidale, con primordi e valori a noi
cari, quali la Solidarietà, la Salute e la Sussidiarietà. Principi e Valori
appartenenti alla cultura del dono e alle pratiche solidali. A tal proposito
il mio pensiero va a tutti coloro che in quest’ultimo anno ci hanno
lasciato, donatori che non vedremo più ma che, attraverso i loro familiari,
hanno lasciato un segno della loro continua presenza, al dott. Pietro
Bonomo, faro per i trasfusionisti e per tutti i dirigenti associativi che
pensano di poter essere utili al prossimo.
Continuare a fare volontariato, quello vero, quello impregnato di virtù e
di passione, fondamentale per fare “Bene il Bene”, deve essere sempre
alimentato dalla presenza e dal quel legame che migliora il senso civico, e
tutte quelle forme di altruismo importanti e fondamentali nel contesto di
una società oramai volta verso i social e inquinata dalle intelligenze
artificiali.
Naturalmente il cambiamento continua a coinvolgere tutti: i dirigenti, i
soci impegnati nella gestione associativa, tutti gli operatori sanitari, le
collaboratrici di segreteria, la volontaria del servizio civile e la segretaria
di sede, Concetta Cilia, e quanti altri si impegnano nel supporto
all’attività di Avis Santa Croce.
Le molteplici circolari, i decreti assessoriali, le disposizioni ministeriali
sugli accreditamenti, (così come) la trasmigrazione al registro unico del
terzo settore, la privacy, il libro soci con il Sian, la nuova convenzione, così
come nuovamente l’adeguamento allo statuto, e tutte quelle funzioni che
ci attribuisce il D.leg. 117 del 2017, richiedono sempre di più, di un
impegno associativo, attento e continuo.
Oggi però in questa sede, occorre mettere in luce la nostra splendida
dotazione patrimoniale: i Donatori, insostituibili protagonisti della nostra
missione. A loro va riconosciuto lo sforzo per l’adattamento alle
trasformazioni e al cambiamento. Donatori, anche loro interessati da
queste mutazioni organizzative del sistema, è a loro che chiediamo uno
sforzo maggiore. Donatori che sempre di più vengono coinvolti nelle
pratiche di comunità, (vedi)non ultime tra queste gli eventi organizzati
con il comune di Santa Croce Camerina quali:
– La Luminaria di Sant’Antonio Abate
– San Giuseppe e la partecipazione alle cene
– L’Avis di Santa Croce le scuole e il PCTO
– Il 14 giugno “La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue”
– Notte italiana in Musica
– La Pedalavis
– Ottobre, il mese della Prevenzione sanitaria
– La Giornata del Volontariato il 5 dicembre con CSVetneo
– Natale è per tutti
Iniziative e manifestazioni organizzate e sostenute attraverso l’apporto di
partner come Spadola e Figli, Panificio Passerello, Conad Sallemi, F.lli
Gulino e con associazioni culturali, sportive e solidali quali Astra e Avs.
Pensate, oltre ad essere impegnati nelle dinamiche di Alternanza scuola
lavoro, siamo stati anche di aiuto a qualche concittadino con la “messa
alla prova” in convenzione con l’Uepe di Ragusa.
A tutti la mia e la nostra gratitudine e comunque, la soddisfazione per gli
obiettivi raggiunti (la condizione raggiunta) che non devono mai condurci
allo stato di appagamento, ma al contrario, alzare il livello della nostra
motivazione per non far venir meno l’attenzione, l’impegno e la capacità
di risposta rapida ed efficace ai mutamenti normativi ed organizzativi del
sistema.
Diciamo subito che l’Assemblea odierna riveste per noi grande
importanza. Questo momento non è significativo solo perché è la
45esima in 41 anni di Avis a Santa Croce, ed elettiva per giunta, ma
perché è fondamentale per riaffermare il valore autentico della
solidarietà in chiave moderna, con nuove risorse umane, giovani, capaci e
competenti.
Una riflessione sulla tematica è fondamentale e deve investire i modelli
sociali ed economici del nostro tempo.
In quest’ultimo anno la decrescita del numero dei donatori, il calo delle
donazioni, l’entusiasmo e l’impegno associativo venuto meno, hanno
messo in difficoltà il mantenimento del rispetto degli standard di qualità,
di sicurezza e sostenibilità. (In tutto questo) Per tali ragioni è
fondamentale, ed indispensabile, il ruolo del dirigente che si esprime
attraverso l’esercizio della solidarietà, della responsabilità, e che deve
essere sempre capace di offrire un servizio efficiente ed efficace, posto
entro gli assetti istituzionali, richiamando il principio di cittadinanza
attiva e solidale.
Con questo approccio e con il riferimento costante ai valori della nostra
missione potremo sempre affermare “la doverosità del gratuito alla
gratuità del doveroso”.
Tuttavia, per migliorare questo rapporto con la città, strategico per una
rete di comunità, dovremmo impegnarci tutti per accrescere le relazioni
interne ed esterne tra le persone e tra le organizzazioni. Occorre quindi
implementare la sussidiarietà istituzionale, sostenibile e funzionale al
progetto di missione. Necessita ancora parlare con i giovani e con le
famiglie, sia che essi siano o meno comunitari, per far capire in
particolare alle nuove generazioni e a coloro che arrivano da altri paesi,
che il sangue è un bene che, non potendo essere acquistato, deve essere
per forza donato e può servire in questa vita a ognuno di noi. (Esige)
Occorre (andare) entrare nelle scuole, nei luoghi di culto, così come nelle
altre associazioni, sportive o culturali, per (evidenziare) valorizzare il
ruolo del volontario donatore che continua ad essere il fondamento
dell’esistenza di un’associazione che porta con se l’incipit che forma,
arricchisce e concretizza, oggi, il senso umano e il percorso tracciato da
chi ha creduto e continua a credere nella gratuità del dono,
nell’anonimato del gesto e nella cittadinanza solidale.
Bisogna migliorare l’integrazione e far capire che Avis è il catalizzatore
per una convivenza civile basata sulla partecipazione, sulla responsabilità,
sulla cooperazione, sulla socializzazione e sulla fiducia nei confronti di
tutti coloro che quotidianamente offrono alla collettività il proprio
contributo. La maieutica, anche in questa occasione, è mantenere alto il
valore della dignità delle vite umane e del diritto all’eguaglianza sociale.
In questa Avis, non siamo alla ricerca di numeri, anche se i numeri oggi
sono diventati la vera sostenibilità delle attività associative, ma anche
portatori di virtù che sono il comune denominatore del nostro agire, in cui
si riconoscono i singoli donatori, i soci, i dirigenti e voi medici e infermieri,
che ogni giorno, vi fate promotori di quei principi sociali, etici e
pedagogici fondanti la nostra grande associazione.
Vorrei richiamare l’attenzione di coloro che in questa autorevole
assemblea cittadina hanno dato la loro disponibilità a rappresentare il
nuovo consiglio direttivo, sulla necessità di alzare il livello di attenzione,
sull’importanza della donazione e ripartire dagli 858 soci donatori, dai 5
soci collaboratori, per poter aggregare nuovi donatori. Occorre una
verifica del perché ci ritroviamo un indice di donazione di quasi l’1,5 con
1228 donazioni nel 2024 e di una analisi approfondita sui punti di forza e
di debolezza delle azioni di promozione fatte.
In questa ultima assemblea annuale dei soci Avis del quadriennio
2021/2024, oggi siamo chiamati a dare delle risultanze ma anche a
ricevere i suggerimenti giusti per poterci migliorare, non solo in
performance donazionali, ma anche nel contesto organizzativo
dirigenziale e sanitario interno.
E’ necessario quindi l’apporto e il supporto di tutti, in ogni contesto della
vita santacrocese e poi, magari il prossimo anno, potremo ricominciare a
parlare di numeri.
Quest’ Avis, la nostra per intenderci… continuerà ad organizzare eventi,
manifestazioni e attività che ci condurranno alla sensibilizzazione del
dono del sangue e del plasma con i giovani presenti in associazione e i
volontari del servizio civile. Continueranno i percorsi di alternanza di
scuola – lavoro e la partecipazione a progetti di utilità collettiva. Così
come continueremo a migliorare la sede con tutti quei partner che
offrono sostenibilità per l’acquisto di strumenti sanitari utili per il
potenziamento dei servizi e il miglioramento della stessa.
Con questo approccio e con il riferimento costante ai valori della nostra
missione, inalveati nei percorsi tracciati dal contesto, dobbiamo fare in
modo che emerga sempre l’anima avisina che costituisce il valore
aggiunto di un volontariato consapevole e responsabile, ma anche
maturo e moderno. Mio e nostro obiettivo, per missione associativa è
quello di continuare a puntare, attraverso il lavoro di segreteria, del
consiglio direttivo, del gruppo giovani e di tutti i soci volenterosi, a
diffondere le motivazioni e il valore intrinseco del dono mediante ogni
forma di sensibilizzazione, di promozione, di aggregazione e inclusione di
nuovi donatori.
Ringrazio tutti, ma proprio tutti e auguro ogni bene ad ognuno di noi.
Concludo e faccio mia una citazione di Winston Churchill : "La gratitudine
non è solo la più grande delle virtù, ma è anche la madre di tutte le altre"
Per il consiglio direttivo dell’Avis di Santa Croce Camerina.
Salvatore Mandarà