Il giornale non si ferma: avrà un nuovo sapore e un nuovo direttore

Ogni quotidiano, anche online, ha bisogno di una svolta per rimanere vivo. Santa Croce Web ha deciso di affrontare questo momento dopo 16 anni dalla sua fondazione. Sedici anni di scoperta, di racconti, di approfondimenti, di trasmissioni, con il retrogusto sapido di qualche polemica. Che è comunque utile se porta alla discussione e al confronto, garantendo la libertà d’espressione e di critica.
Negli ultimi tempi questo prodotto editoriale, così benvoluto da chi l’ha creato e punto di riferimento per tanti lettori, si è trascinato in maniera un po’ stanca, a causa dei sopraggiunti impegni di chi vi scrive. -E per questo, con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto 16 anni fa – e cioè informare la nostra comunità di ciò che accade al suo interno, senza rifuggire dall’interpretazione che tutti i fatti rendono necessaria – abbiamo deciso di andare avanti. Di presentarci al cospetto dei santacrocesi, e di chi legge anche da fuori, con una nuova sensibilità: quella di Alessia Cataudella, penna de ‘La Sicilia’, ottima professionista, donna e mamma capace, che ci seguì all’inizio della nostra avventura e oggi ritorna. Non soltanto per chiudere un cerchio, ma per dare al giornale un nuovo sapore. Ma anche le giuste dosi di innovazione e competenza. Alessia le possiede entrambe. Sarà la guida di un percorso che potrà contare su collaboratori curiosi ed entusiasti, su fondamenta solide e inossidabili.
Vedete, Santa Croce Web è stato per lungo tempo un prodotto “faticoso”: non per la fatica richiesta nello scrivere e nel raccontare, che deve essere propria dei giornalisti; quanto per l’immensa cura che esso ha richiesto, per tenerlo al riparo da attacchi immotivati e speculazioni (spesso) sguaiate. E’ un prodotto locale e a chilometro zero, che – seppur con alterne fortune – ha rappresentato la voce di tutti, dell’accesso plurale all’informazione e al dibattito, e si è alimentato del racconto delle “imprese” di una comunità che avrebbero faticato ad emergere altrove. Ha anticipato i social parlando di “noi”, con un grado di affidabilità che oggi si fatica a ritrovare nella fugacità di una scrollata. L’obiettivo era mandarlo avanti e trovare qualcuno che se ne prendesse cura con le stesse attenzioni che per 16 anni ho provato, nel mio piccolo, a dargli. Buon lavoro ad Alessia e grazie a quelli che ci sono stati, che ci sono e ci saranno.