Una visita speciale: il Vescovo incontra la scuola, dialogo e speranza tra le generazioni

Nella mattinata di lunedì 5 maggio si è svolta la visita pastorale di S.E. Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa, alla comunità scolastica “Psaumide Camarinense”. Accompagnato da Don Tonino Puglisi, parroco della Chiesa Madre, e da una rappresentanza dell’amministrazione comunale, è stato accolto in un clima gioioso e festoso, all’insegna dell’interculturalità e del dialogo.
Tra canti, balli, cartelloni, lettere e disegni preparati dagli alunni dei tre ordini di scuola – infanzia, primaria e secondaria di primo grado – tutti hanno partecipato con entusiasmo a questo momento significativo. Il dirigente scolastico, prof. Maurizio Franzò, ha dato il benvenuto. Pur in assenza di una connotazione religiosa, la visita del Vescovo ha rappresentato un importante momento di incontro tra istituzioni.
La Chiesa e la scuola si sono confrontate su valori comuni come l’educazione, il rispetto, l’ascolto e la cittadinanza attiva. Un gesto molto apprezzato, che ha testimoniato la vicinanza alla realtà educativa e la volontà di costruire ponti di fraternità.
Durante l’incontro, i bambini delle classi quinte hanno rivolto un caloroso saluto, raccontando con emozione il percorso svolto durante l’anno: lo studio delle grandi religioni e delle diverse confessioni cristiane li ha aiutati a comprendere il valore della diversità e dell’inclusione.
«La nostra scuola – hanno detto – ci insegna a conoscerci, a condividere e a vivere come fratelli, anche se proveniamo da Paesi, culture, religioni e tradizioni differenti. Abbiamo scoperto che insieme è più bello e che la diversità ci arricchisce!»
Hanno poi citato le parole di Papa Francesco sulla fiducia negli altri e lanciato una proposta significativa: organizzare un nuovo incontro che coinvolga anche l’imam e il pastore della comunità protestante, come simbolo concreto di pace e convivenza.
Rivolgendosi alle classi terze e quarte, il Vescovo ha voluto sottolineare l’importanza dell’infanzia come modello per gli adulti:
«Voi bambini siete ciò che noi dovremmo essere. Guardiamo a voi con ammirazione, perché abbiamo perso la semplicità, la spontaneità e la purezza del cuore. Abbiamo cominciato a ragionare da grandi, ma vorremmo tornare a essere come voi: semplici, buoni e belli. Siete voi che riuscite sempre a fare pace subito dopo aver litigato.»
Parole che hanno commosso tutti i presenti, ricordando il valore della genuinità, dell’ascolto e della fiducia reciproca.
Una visita che rimarrà tra i ricordi più preziosi dell’anno scolastico: non un semplice incontro religioso, ma una vera occasione di dialogo tra generazioni, culture e visioni del mondo.