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Il museo etnografico verso la riapertura: sarà allestito da società di Storia Patria

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I locali dell’ex Soat, lungo la circonvallazione di Costa degli Archi, si apprestano ad accogliere il nuovo museo demologico ed etnografico camarinense. Sarà, in un certo senso, un momento storico: il museo , infatti, è dismesso da una decina d’anni. Adesso riparte, grazie all’accordo di collaborazione fra il Comune di Santa Croce Camerina e la società santacrocese di Storia Patria, che si occuperà del suo allestimento. L’intesa è stata sottoscritta dal sindaco Giovanni Barone e dal presidente di Storia Patria, già primo cittadino, Gaetano Cascone. Che durante gli anni del suo secondo mandato salutò con entusiasmo le donazioni di 130 cittadini santacrocesi e l’inaugurazione del museo civico (in una sede diversa dall’attuale).

“Ringrazio il dott. Barone e l’Amministrazione comunale per aver creduto nel mio operato e in quello di Storia Patria. Il museo serve a rappresentare, di fronte alle nuove generazioni, gli ambienti di una volta. Quelli in cui si lavorava – non a caso verranno allestite le botteghe di un calzolaio e di un barbiere – e quelli in cui si conduceva la vita domestica. Saranno presenti almeno mille pezzi, molti dei quali stanno scomparendo anche dalla memoria delle persone più anziane. Li tireremo fuori dalle scatole e li disporremo nei vari ambienti con estrema perizia. Per qualcuno di essi servirà una particolare operazione di restauro, ma contiamo di consegnare la struttura pronta a settembre”.

L’auspicio di Cascone è lo stesso del sindaco: “Contiamo dopo l’estate di rendere il museo fruibile – spiega Barone -, anche se non dovesse essere completo. Ma lo riteniamo un passo importante per offrire ai ragazzi uno spaccato di storia che appartiene a tutti. Storia Patria, nell’operazione in corso, è sinonimo di affidabilità e credibilità. Chi meglio di loro può farsi carico di portare avanti questo lavoro? Abbiamo già avuto modo di apprezzarli per il costante impegno nelle iniziative promosse negli ultimi anni”. Il sindaco annuncia inoltre che all’interno dell’edificio, disposto al pian terreno dei locali ex Soat, sarà ricavata una piccola sala congressi con cinquanta posti a sedere.

La dirigente del dipartimento Servizi Sociali e Culturali, Antonella Gulino, fa sapere che “la società di Storia Patria sarà collaborata da personale comunale, operai e pulizieri, e dai lavoratori di pubblica utilità che sono stati inseriti nel progetto Pon Inclusione, nel servizio di assistenza economica di integrazione sociale. Buona parte delle cinquanta unità saranno destinati a questo scopo e svolgeranno un paio di turni al giorno”.

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