Home News Attualità Aliquò scrive ai “raccomandati” della sanità ragusana: “Quelle 13 persone sono doppiamente vittime”
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Aliquò scrive ai “raccomandati” della sanità ragusana: “Quelle 13 persone sono doppiamente vittime”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Angelo Aliquò, attuale Direttore Generale presso SEUS 118, il Servizio Urgenza – Emergenza siciliano. L’intervento è diretto ai propri dipendenti, a seguito delle polemiche dei giorni scorsi in merito ad una presunta “lista di raccomandati” compilata dall’onorevole Giuseppe Digiacomo (presidente della commissione regionale sulla Sanità) e diffusa dal Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

“‘I soliti raccomandati’, è l’accusa scaturita dalla diffusione a mezzo stampa di un elenco con i nomi di tredici colleghi del Ragusano che aspiravano semplicemente a vedere riconosciuto un proprio presunto diritto, cioè l’applicazione della graduatoria aziendale. Certo, da alcuni di loro è stata sollecitata l’intermediazione di un politico (il quale, non trattandosi di raccomandazione per ottenere privilegi, nulla di male ha commesso…), ma probabilmente lo hanno fatto perchè in passato Seus non sempre forse è stata attenta e puntuale nel garantire i diritti dei propri lavoratori. Altro che colpevoli, quindi. Io penso che quei tredici colleghi siano invece doppiamente vittime: prima hanno subito il danno di un diritto non prontamente riconosciuto,ora la beffa di un immeritato e pubblico marchio di “raccomandati”. Insomma, come al solito si confonde la vittima con il carnefice. Ebbene, io a mio nome, esprimo nei loro confronti massima solidarietà perché penso che il rispetto delle regole sia implicitamente corrispondente con il riconoscimento dei diritti: noi siamo qui, disponibili ad ascoltare le vostre ragioni o se è il caso quelle dei vostri rappresentanti sindacali e, se legittime, a farle valere”.

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