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Quarto giorno giorno di sciopero della fame per l’imprenditore Giacchi: solidarietà da Pluchino

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Ormai da 4 giorni l’imprenditore ortofrutticolo Angelo Giacchi, vittoriese, ha cominciato uno sciopero della fame e della sete davanti alla Prefettura di Ragusa. A lui si è unito anche Giovanni Cirnigliaro. I due dimostranti nella serata di giovedì hanno rifiutato il ricovero in ospedale nonostante il pressing dei medici, che notano un peggioramento del loro quadro clinico. Ex assessore allo Sviluppo Economico, Giacchi rischia di perdere casa all’asta e la sua protesta è indirizzata agli istituti di credito. L’uomo, che ormai da qualche notte dorme all’interno della sua automobile, nelle prossime ore dovrebbe essere ricevuto dal Prefetto di Ragusa Annunziato Vardé. Nel frattempo il consigliere comunale di Santa Croce, Rosario Pluchino, ha inviato una nota di solidarietà a Giacchi attraverso gli organi di stampa. “Non posso non essere vicino al mio amico Angelo Giacchi e non esprimergli tutta la mia solidarietà in un momento così drammatico. L’amico Angelo è sempre stato attento e politicamente vicino alle diverse  problematiche della comunità e oggi è imperativo stargli accanto. Attua uno sciopero della fame e della sete mettendo a rischio la sua stessa salute, lo fa per la sua azienda ma anche per tutte quelle che sono in sofferenza e che ancora temporeggiano. Basta fare un giro nei mercati, di Vittoria o di Santa Croce, per rendersi conto che il mancato credito delle banche nei confronti degli imprenditori agricoli compromette anche la qualità dei prodotti conferiti. Il rischio anche di un danno d’immagine per il futuro è notevole. A proposito del decreto salva casa, basta leggerlo attentamente per rendersi conto che si tratta di uno specchietto per allodole. Infatti è solo  Equitalia che non può pignorare mentre le banche e altri enti possono farlo. Condivido e porto avanti la  proposta che ha fatto Angelo Giacchi che è quella di cedere i crediti a banche regionali e di permettere ai produttori un rientro in quindici anni a tasso agevolato”.

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