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Politica

Firullo, dura replica ad Allù: “Non sa cosa dice, l’ordinanza non esiste”

by Redazione 17 Ottobre 2015 657 5 min di lettura
 Firullo, dura replica ad Allù: “Non sa cosa dice, l’ordinanza non esiste”

In riferimento alle dichiarazioni rese dall’assessore Allù riguardanti l’abbattimento della ex Caserma della Guardia di Finanza di Punta Secca, è intervenuto, nella qualità di delegato dalla ditta “M&&NC S.R.L.”, il signor Antonello Firullo: “Innanzitutto piace rammentare all’assessore Allù che un’ordinanza sindacale, regolarmente approvata e sottoscritta dal sindaco, si ritiene tale proprio perché è un atto pubblico e il solo motivo per il quale il sindaco non ha potuto mostrarla alla troupe delle “Iene” è che di fatto non esiste, appunto, alcuna ordinanza di demolizione della ex Caserma. Era un atto dovuto, anzi necessario prima di abbattere l’ex caserma della G.d.F. di Punta Secca, come disposto dalla Legge. Stupisce che un assessore comunale disconosce tale procedimento e che un’ordinanza sindacale è un atto pubblico.

Di seguito, ancora, rappresento che la ditta per la quale ho delega non ha presentato alcuna domanda per ottenere l’ex caserma per motivi “speculativi” come dichiarato esplicitamente dall’assessore Allù. Nei fatti, ricordando prima di tutto che l’ex Caserma era di proprietà della Regione Siciliana, Demanio Marittimo, e tuttora l’area appartiene sempre allo stesso Ente Regionale e non al Comune di Santa Croce Camerina, si rammenta che la ditta, se ottenuta la Concessione Demaniale, avrebbe:

  • Restaurato interamente l’immobile, unico procedimento consentito dal PRG regolarmente vigente;
  • Bonificato l’area;
  • Offerto circa 12 posti di lavoro alla comunità di Santa Croce Camerina;
  • Realizzato i bagni pubblici gratuiti (N.B. inesistenti a Punta Secca);
  • Offerto gratuitamente due sale al Comune di Santa Croce Camerina per qualsiasi uso;
  • Realizzato il “Museo del Mare” gratuitamente;
  • Realizzato un solarium con annesse cabine e infermeria per le persone diversamente abili per accogliere, quindi, anche un turismo accessibile (N.B. inesistente a Punta Secca);
  • Realizzato una sala ristorazione e bar.

Opere legalmente richieste ai sensi dell’art. 36 del C.N. e pubblicate all’Albo Comunale di Santa Croce Camerina per un periodo di trenta giorni e dalla cui pubblicazione non sono giunte né osservazione né opposizioni da nessuno, nemmeno dal Comune stesso. Mi sembra che l’assessore Allù tende, ancora una volta, a non volere riconoscere l’errore fatto dall’Amministrazione comunale, di cui lo stesso ne fa parte, che ha demolito in fretta e furia l’immobile esistente già dal 1823, nonostante, addirittura, la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa aveva intimato con un documento regolarmente ricevuto dal Comune di Santa Croce Camerina, e in modo palese, di non procedere a qualsiasi tipo di demolizione.

Rammento all’assessore Allù che il sottoscritto ha già presentato alla Procura della Repubblica di Ragusa diversi esposti, denunce riguardante la demolizione della ex Caserma di Punta Secca, messa in atto dal Comune di Santa Croce Camerina, già dal giorno della demolizione stessa ed è alla giustizia che affido ogni eventuale verità dei fatti accaduti e non certamente al servizio delle “Iene” che comunque ha dato un giusto contributo mediatico alla vicenda per un procedimento di demolizione che ritengo illegittimo.

Un servizio, quello delle “Iene”, che comunque, come detto, ha dato un contributo ancora sconosciuto alla vicenda. Nevvero che dopo la trasmissione di Italia Uno, più persone anche sconosciute, mi hanno riferito dell’esistenza di alcune foto o addirittura di un piccolo video con un telefonino di persone che hanno avuto accesso all’interno dell’immobile nonostante “l’imminente” pericolo di crollo come ha riferito il sindaco, persone, sembra, incaricate dal Comune di Santa Croce Camerina per una ricognizione una settimana circa prima dei lavori di demolizione.

Colgo, quindi, l’occasione, qualora questi fatti fossero veri, per appellarmi ai cittadini di Santa Croce Camerina affinché chi avesse notizie o documentazione fotografica di questi fatti accaduti una settimana prima della demolizione di farle pervenire al comandante dei Carabinieri di Santa Croce Camerina, anche in forma anonima, o anche al sottoscritto. Concludo augurando all’assessore Allù di godersi la bellissima vista panoramica del mare di Punta Secca e lo invito, ancora una volta, a gustare anche le “Teste di Turco” dolci tradizionali della mia città, Scicli”.

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15 Comments

  • Giuseppe says:
    17 Ottobre 2015 at 21:09

    Ma ancora! Basta la foto che ha alle spalle per spiegare tutto e poi i video dei telefonini quali conferme darebbero a questo “eroe” di Scicli che ci deve spiegare la giustizia.

    • Mariuccia says:
      18 Ottobre 2015 at 12:19

      E’ indubbiamente più serio “dell’eroe dei macallè” , che non perde mai occasioni per fare battute di bassissima lega!!!

      • Osservatore divertito says:
        18 Ottobre 2015 at 19:32

        Tutti e due, na lira cu 19 sordi.

  • Antonello Firullo says:
    18 Ottobre 2015 at 11:09

    Giuseppe non sono un eroe semmai colui che rappresenta la ditta che ha subito il danno di non realizzazione il progetto dopo ingenti somme di denaro spesi ne tanto meno devo spiegare a lei la giustizia semmai come da sempre chiedo giustizia e le foto o video sono importanti per le indagini in corso. Grazie

  • Giulia says:
    18 Ottobre 2015 at 11:30

    A Firullo, però adesso basta, si rassegni, l’affare non è andato in porto e se ne faccia una ragione. È inutile che ci propina tutti i giorni, i bagni pubblici…..12 posti di lavoro…..il museo del mare…..il solarium….. Dica la verità, la sua ditta ci doveva speculare, capisco che era un ottimo affare, per carità legittima aspirazione. Ma i santacrocesi in quello spazio ci vogliono un Belvedere, così le famiglie e i turisti potranno godere dei meravigliosi tramonti che Punta secca ci regala, quindi vada a fare il suo solarium, il museo, il bar, il ristorante, e dia i 12 posti di lavoro da qualche altra parte, così potranno godere della generosità sua e del ditta che rappresenta. Buona fortuna.

  • OSSERVATORE says:
    18 Ottobre 2015 at 17:45

    Ecco, bravo Firullo. Ora però, visto che ha “affidato alla giustizia ogni eventuale verità dei fatti accaduti” (che, vorrei sottolineare, riguardano un Privato e non un’intera Comunità) la smetta di tartassarci con le sue dichiarazioni… Noi ci siamo fatti tutti un’idea molto chiara: Quello spazio NON sarà MAI di un privato: lo vogliono i Cittadini, se ne ricordi! (Chissà poi perché “EVENTUALE verità”, viste le Sue CERTEZZE… mah!). Grazie. Firmato: L’osservatore “delle sue ciabatte”. PS: ove ve ne foste dimenticati, Lei e LE IENE, su quella stessa strada vivono, quasi attaccati al “mio amico” Allù, un noto Onorevole alla Regione Siciliana e un altrettanto noto Ristorante, molto “distanti” dall’attuale Amministrazione! Chissà, magari se Allù lo avesse saputo, non avrebbe “fatto abbattere” la Caserma.

  • Firullo Antonello says:
    18 Ottobre 2015 at 18:52

    Fermo restando che l’occasione non l’abbiamo persa noi ma punta secca e confermando che il progetto non è una speculazione, mi dispiace per lei signora Giulia ma non credo proprio che il belvedere sia stata la scelta dei cittadini di santa croce e cmq al momento non esiste alcuna autorizzazione in favore del comune di santa croce per realizzare il belvedere ne tanto meno ci le somme necessarie per non dire che l’area non appartiene al comune. Buona serata e grazie

  • mariasole says:
    19 Ottobre 2015 at 09:22

    Caro osservatore mi sa che tu sei più sarcastico di allù, che poverino non sapeva chi erano i suoi vicini di casa. Ma finitela siamo diventati lo zimbello di tutta Italia, meno male che non tutti i santacrocesi sono come certi signori…………. Poi la trovata dei macallè è stata veramente ridicola, infatti ha dimostrato di essere realmente quello che è……..
    Come dicono i cons. di minoranza il sindaco farebbe bene a mandarlo finalmente a casa, quello è il suo posto.

  • Spettatrice says:
    19 Ottobre 2015 at 12:57

    Da semplice spettatrice, posso pienamente dedurre che la vera figuraccia è quella fatta da Allù. Almeno il sig.Firullo, sostiene una sua causa, giusta o sbagliata che sia, ma la sostiene con eleganza e rispetto verso gli altri, a differenza di Allù

  • Giulia says:
    19 Ottobre 2015 at 18:58

    Mariasole e Spettatrice, dai, rassegnatevi anche voi, se volevate andare al ristorante del sig. Firullo…..beh, pazienza, vi dovete accontentare degli altri ristoranti di punta secca, che non sono male, magari non troverete i macallè, ma si mangia bene. 😉

    • Spettatrice says:
      20 Ottobre 2015 at 11:40

      Giulia, visto che mi hai chiamata in causa, spiegami cosa c’entra il ristorante???? Chi ha parlato di ristoranti??? Magari se leggessi meglio il mio commento, noterai da sola che non ha nulla a che vedere con la risposta che hai dato.

  • OSSERVATORE says:
    19 Ottobre 2015 at 21:32

    Marinasole e Spettatrice: il sarcasmo non é una cosa di cui vergognarsi, tutt’altro… e per essere balzati agli onori delle cronache nazionali ringrazi pure il suo Idolo che un giorno dice che Le Iene hanno chiamato lui, e un giorno che é stato lui a chiamarle… anzi ha ribadito pubblicamente su queste pagine che “la cosa non finisce qui: le iene sono sempre al lavoro” (complimenti per la chiarezza!). Che Allù sia stato superficiale non ci sono dubbi ma che lo abbiano fatto apparire come il mafiosetto di quartiere é un altro conto. Firullo sostiene le sue tesi (di un Privato!!!) con “eleganza e RISPETTO verso gli altri”??? Vada a leggere tranquillamente i suoi interventi precedenti su queste pagine e si renderà conto che di così elegante e rispettoso ha davvero poco!!! Non si chiede come mai, a voi, sebbene “anonime” non dice nulla e a chi lo contraddice SI PERMETTE di dare giudizi poco garbati (per essere eufemistici)? E allora… cerchiamo di essere obiettivi, suvvia. A proposito di SARCASMO non contestato, anzi apprezzato: adoro le TESTE DI TURCO, peccato non siano tradizione di Scicli. Firmato L’OSSERVATORE DELLE DI LUI CIABATTE (elegantissimo he?)

  • OSSERVATORE2 says:
    20 Ottobre 2015 at 11:38

    Non bisogna vergognarsi di fare sarcasmo, ovvio, ma dipende che tipo di sarcasmo e bisogna chiedersi se fosse un sarcasmo divertente o patetico, talmente patetico da superare il ridicolo, quindi risulta vergognoso!!!!!

  • Laico says:
    21 Ottobre 2015 at 19:44

    Scusi sig. Firullo, visto che è stato così premuroso nel dirci che la comunità, secondo lei, avrebbe perso 12 posti di lavoro ed altre cose simili, vorrebbe pure informarci del suo lauto compenso? o del guadagno che la sua impresa avrebbe eventualmente insaccato, perchè non penso che tutto questo casino che sta sollevando lo abbia fatto solo per l’occasione persa dalla nostra comunità… Lei, come ha ribadito più volte, è il rappresentante di un’impresa che fa business e quindi speculazione, ma proprio perchè il business non è mai una certezza ( si chiama rischio d’impresa…) non è detto che vada sempre tutto per il verso giusto… Questa volta le è andata male… è inutile dire che la sua impresa ha affrontato ingenti spese, perchè ripeto, questo fa parte del gioco e lei lo sa benissimo, solamente che ha pensato bene di sollevare un pò di polverone in un paese dove ” il volemose bene” è la filosofia di vita migliore… Si rassegni, oramai quel rudere è passato a miglior vita e la gente, sia residente che soprattutto i turisti, ne apprezzano la mancanza!!! Per quanto riguarda poi la presenza delle “Iene” dovrebbe chiarirsi bene le idee, prima asserisce che la redazione ha chiamato lei, poi invece lei stesso dichiara che a chiamare loro è stato direttamente lei stesso… E’ un pò confuso, ma forse questa confusione deriva anche dalla disperazione…La prossima volta che tenta di fare un investimento si informi bene prima di spendere soldi “ammatila…”
    PS per quanto riguarda l’assessore Allù, ha semplicemente fatto una figura di m…a!!!

  • Antonello Firullo says:
    24 Ottobre 2015 at 09:30

    Laico, laico ma che dici mai anonimo anche tu! Perché tanta paura di apparire. Intanto non ho mai detto che ho chiamato io le iene e mi pare di avere smentito già da tempo e pubblicamente anche qualche giornalista che lo aveva scritto quindi non sono affatto io ad avere le idee confuse ne tanto meno sono disperato perché non lo sono affatto considerato che forse a lei sfugge che quell’area è sempre della regione demanio marittimo quindi soggetta a richiesta di chiunque e non solo del comune e non sono stato certamente io ne la ditta che rappresento ad abbattere illegittimamente un momento storico ed essere inquisiti. Poi non è a noi che è andata male ma appunto a voi di santa croce, peccato poteva essere un’occasione di lavoro anche per lei o chi per lei della sua famiglia. Ringrazi la sua amministrazione comunale per questa occasione mancata in tempi così di crisi posto poi è ancora che non era affatto un rudere ma un bene storico del 1823 che era di tutti voi santa crociari. Se dovessimo abbattere tutti gli immobili storici perché ci sono i topi o i serpentelli allora bisogna buttare giù mezza Roma non penultimo le assicuro caro anonimo che alla fine di questa vicenda giudiziaria chi ha sbagliato paga anche finanziariamente le spese dovute quindi non sono stati soldi buttati a “matila” peccato però che a pagare sarete sempre voi di santa croce non la sindaca o l’assessore. Le sfugge caro laico anonimo e concludo che questi soldi già spesi dalla sua amministrazione comunale di santa croce circa 120 mila euro e i soldi che ancora non trovano per fare il belvedere circa 800 mila euro mi è dato saper sono tutte somme delle tasse pagate da VOI. È bello per sindaco e assessore decidere con i soldi degli altri. Mi sfugge capire perché siete così contenti che siano stati spesi così tanti soldi vostri quasi un milione di euro per abbattere ciò che poteva essere meta di turisti e di lavoro per voi stessi. Mi aiuti lei a capire perché io sono convinto che con un milione di euro ci potevano essere tante ma proprio tante cose da fare nel comune di santa croce Camerina altro che belvedere e abbattere rudere a incominciare dalle strade che fanno pena impraticabili e piene di buche che sembrano piscine a rischio per gli automobilisti. Ciao laico saluti

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