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Le domeniche di Natale che cambiano Santa Croce: il malessere della crisi rende tutti più uniti

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L’hanno trasformata. L’hanno ricolorata. L’hanno rimodulata. Non la riconosciamo più perché da alcune domeniche, e altre ce ne sono in programma, il centro storico di Santa Croce Camerina ha cambiato aspetto, sembra un altro. Le strade sono sgombre dall’incessante andirivieni delle autovetture, per le vie ci sono solo ragazzi, giovani coppie, gente di tutti i giorni che sta riscoprendo la voglia di passeggiare tra la gente, di fermarsi, di scambiare opinioni e perché no dimenticare per un po’ tutte le problematiche di questo periodo. A trasformare il centro storico sono stati i giovani di tutte le età, i commercianti, le associazioni, i gruppi musicali, gli artisti, che si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di fare esplodere la voglia di esserci, di manifestarsi, di apparire, di lasciare per un po’ a casa tutti gli input telematici, tutte le realtà virtuali per approdare nella realtà vera. Collettive d’arte, gazebi, convegni sul significato del Natale, capanna della Natività, giocolieri, corali, mostre di ricami, di prodotti culinari, giochi,vecchi mestieri, musiche e tanta allegria, tutto questo nelle vie di S.Croce. Forse è vero quello che si dice che nei momenti di grande crisi, la gente cerca di accomunarsi, avvicinarsi per condividere malesseri e trovare spunti per la rinascita e quindi nascono idee, voglia di esorcizzare ciò che di negativo l’economia e la società oggi ci dà. Nelle mostre, negli artisti, in tutte le manifestazioni che stanno avvenendo, emerge la voglia di cultura, quale motore di cambiamento nel rispetto del patrimonio storico. L’artista, e lo si vede nelle mostre, nei convegni, nella musica etc… è colui il quale osserva la società da un gradino privilegiato e ne coglie gli aspetti essenziali, per poi esprimerli nella propria arte e richiedere, all’osservatore – uditore, la condivisione per incastonarli nella realtà quotidiana proiettata nel continuo divenire intellettuale. Scendere in strada significa scegliere la via del confronto, del dialogo, della partecipazione e della trasparenza ed accantonare le celebrazioni dell’autoreferenzialità che è ostacolo allo sviluppo delle idee. Più che parole oggi io lascerei parlare le immagini… e non è finita! Il tutto si concluderà il 6 gennaio2013, venite a S.Croce Camerina, “Terra del sole”.

Maria Rosa Vitale

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