Skip to content
martedì 17 Giugno 2025
Facebook Youtube Instagram Twitter Vimeo
Santa Croce Web Santa Croce Web
  • Home
    • Staff
    • Contattaci
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura e Spettacolo
  • Politica
  • Sport
  • Provincia
  • Sponsor
cropped-logo.jpg
Attualità

Raccolta abiti usati, Fare Ambiente: Evitare infiltrazioni, gestiscano i Comuni

by Salvatore Mandarà 29 Novembre 2016 1716 3 min di lettura
 Raccolta abiti usati, Fare Ambiente: Evitare infiltrazioni, gestiscano i Comuni

Anche a Santa Croce è disponibile il servizio di raccolta degli abiti usati. Si trova all’interno della struttura comunale dove avvengono le pesate con la card del vetro e del cartone. Ma che fine fanno gli abiti usati che affidiamo ai cassonetti gialli? Si tende a pensare che quegli indumenti vengano immediatamente distribuiti alle persone più bisognose. In realtà, le cose non vanno proprio così, anche perché ci sono alcune fasi che è necessario rispettare per legge, quali lo stoccaggio, l’igienizzazione e la selezione. In Italia, però, il problema è un altro. Ogni anno le oltre 110mila tonnellate di vestiti raccolte finiscono anche per alimentare traffici illeciti, come dimostrato dalle inchieste sulla Terra dei Fuochi e su Mafia Capitale. E i numeri parlano di un giro d’affari da oltre 200 milioni di euro l’anno. Anche la raccolta porta a porta degli indumenti usati è un sistema pratico e veloce, ma anche meno sicuro ed a oggi, mai nessuno ci ha detto l’utilizzo degli stessi. Le istituzioni dovrebbero tenere gli occhi più aperti e occuparsi anche della gestione degli indumenti, infatti non sono sempre le associazioni di volontariato ad averne benefici, il più delle volte sono le microimprese che poi li rivendono al dettaglio, in giro per i mercatini rionali oppure sempre più spesso assistiamo a infiltrazioni mafiose e azioni illecite quando si tratta di grandi quantitativi.

Ma chi deve occuparsi di mettere questi capi in mani virtuose? Per Fare Ambiente, i comuni sono il soggetto incaricato di assegnare il servizio di raccolta e distribuzione ed è necessario essere sicuri che all’interno della filiera non entri la criminalità. Spesso, infatti, quello della trasparenza non è un requisito richiesto nei bandi per l’assegnazione del servizio di raccolta degli abiti usati. Così come non vengono pretesi certificati antimafia o chiarimenti sull’utilizzo che verrà fatto degli indumenti. Accade così che, agli operatori virtuosi, si affiancano a volte soggetti poco raccomandabili, che danno vita a traffici illeciti e a pratiche di contrabbando. Le inchiesta Mafia Capitale è un esempio che ha portato alla luce un fenomeno di spaccio di vestiti usati. Gli indumenti, inizialmente destinati a enti solidali, erano messi in mano a questi finti operatori che si occupavano di falsificare i certificati di trasporto e igienizzazione. Poi gli abiti venivano rivenduti in Africa e nell’Europa dell’Est a prezzi superiori al loro valore. Ma cosa possono fare i cittadini per avere un ruolo più attivo nella raccolta? È importante contattare il proprio comune per chiedere chiarezza e trasparenza, portando così a termine il compito iniziale: la solidarietà.

20161129_131430-1

News precedente
News successiva
Avatar photo

Salvatore Mandarà

author

Fondatore e collaboratore

Stay With Us
  • 14,336Mi Piace Mi Piace!
  • 503Followers Seguici
  • 2,590Iscritti Iscriviti
  • 1,476Followers Seguici
  • 134Iscriviti Iscriviti
Related Stories for you
Sport

Giovanni Occhipinti, da funambolo a leader: va in B con Piazza Armerina

by Paolo Mandarà 16 Giugno 2025 36 2 min di lettura

Ha vinto un campionato con un tiro a due secondi dalla sirena, ha condotto per mano la Siaz Piazza Armerina

Attualità News

Ragusa, pronto il Piano ASP contro le ondate di calore

by Redazione 16 Giugno 2025 110 4 min di lettura

Con l’approssimarsi dell’estate, l’ASP di Ragusa presenta il Piano per la prevenzione degli effetti nocivi delle ondate di calore 2025,

Attualità News

Federico Ottaviano, salvo dopo ore in mare a Cava d’Aliga: ha raggiunto la riva da solo

by Redazione 16 Giugno 2025 804 1 min di lettura

Federico Ottaviano è stato ritrovato vivo nei pressi di Punta Regilione, dopo essere rimasto per ore alla deriva nel mare

Santa Croce Web Santa Croce Web

DIRETTORE RESPONSABILE ALESSIA CATAUDELLA
Per qualsiasi segnalazione, abuso o rettifica, contattateci ai seguenti indirizzi

[email protected]

[email protected]

PEC: [email protected]

Seguici

  • 14,336Mi Piace Mi Piace!
  • 503Followers Seguici
  • 2,590Iscritti Iscriviti
  • 134Iscriviti Iscriviti
  • 1,476Followers Seguici
santacrocewebgroup
santacroceinretegroup

Archivio delle notizie

Archivi

Follow us:

Facebook Twitter Youtube Instagram Vimeo

Privacy Policy | Cookies | Contattaci | Accesso Staff

© 2025 Santa Croce Web. Tutti i diritti riservati.
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Ragusa con il num. R.G. 599/2009