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Casuzze, corso Oceano Atlantico allagato dalle piogge: le auto in panne trascinate fuori dai pantani

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L’ennesima auto in panne. Con decine di immobili e scantinati sommersi dall’acqua. In un tratto del litorale di Santa Croce, corso Oceano Atlantico, dove mancano le grate per la raccolta dell’acqua piovana. Un fine da settimana da incubo con la pioggia torrenziale che ha creato non pochi problemi. I residenti e i commercianti hanno dovuto fare gli straordinari per ripulire le abitazioni e trainare fuori dal pantano le auto in panne. «In quel tratto di strada – dice Sebastiano Gatto, commerciante – lo scorso anno un ignaro automobilista è dovuto uscire dall’abitacolo dal finestrino. Abbiamo segnalato al Comune di Santa Croce decine di volte lo stato di enorme pericolo, in caso di forte pioggia, di alcuni tratti della “litoranea” che costeggia le frazioni di Caucana e Punta Secca ma nessun intervento di messa in sicurezza è stato effettuato. Anche quest’anno registriamo un incidente con l’auto di mia figlia che è rimasta intrappolata dal fiume d’acqua in piena che ha invaso la sede stradale». Nella frazione di Casuzze, la strada che costeggia il villaggio Azzurro e Madonna di Lourdes, somiglia a un torrente: «Siamo in presenza di alcune situazioni di enorme pericolo per i cittadini e gli automobilisti in transito – aggiunge Filippo Frasca, componente della consulta territoriale di Casuzze – Il nostro invito è rivolto all’ufficio tecnico, e all’assessore al ramo, a predisporre interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del litorale. Abbiamo il timore che, anche questa volta, nonostante le richieste d’aiuto il comune faccia veramente ben poco. In passato il Comune è stato chiamato in giudizio per il risarcimento danni ad un automobilista rimasto intrappolato all’interno della propria auto». La consulta di Casuzze è pronta a dare il proprio contributo in maniera assolutamente volontaria. «Ci servono solo le autorizzazioni necessarie e i mezzi per la raccolta della sporcizia – conclude Frasca – per ripulire i canali di scolo e le spiagge che sono stracolme di detriti e materiali di ogni genere. Sembra un paradosso, poi, mettere fuori uso le docce con tanti turisti che affollano in questo scorcio di ottobre le spiagge».

Fonte: Il Giornale di Sicilia

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Redazione

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