Home News Cronaca Trova la moto del “rivale” sotto casa della moglie e scatta la rissa: denunciato un uomo di 44 anni
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Trova la moto del “rivale” sotto casa della moglie e scatta la rissa: denunciato un uomo di 44 anni

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La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – a seguito di una delicata attività d’indagine, ha denunciato un 44enne comisano per il reato di lesioni personali gravi. Qualche settimana addietro lo stesso si recava in un bar di Santa Croce Camerina ed improvvisamente aggrediva un uomo che era lì per prendere un caffè. Dapprima gli insulti ed i tentativi della vittima di spiegare che era un malinteso, dopo le spinte fino a far cadere rovinosamente a terra il povero disgraziato di turno. I due si conoscevano di vista, in quanto anni addietro erano stati vicini di casa ma nulla di più. L’aggressore senza alcun motivo (a dire della vittima) era geloso in quanto asseriva di aver visto la moto del rivale sotto casa della moglie e sospettava una relazione tra i due. Immediata la reazione a seguito dei sospetti dovuti al motociclo. Dapprima la ricerca dell’ex vicino di casa e poi l’incontro al bar. Parolacce, minacce e poi subito alle vie di fatto. La vittima non ha avuto modo di far comprendere che si trattava di un malinteso, quindi giù botte da orbi. Per fortuna erano presenti alcuni avventori del bar che hanno subito separato i due uomini. allontanando l’aggressore. Ma nessuno ricordava qualche dettaglio sull’uomo. A Santa Croce Camerina nel contempo non giungevano le forze dell’ordine chiamate e la vittima veniva accompagnata al Pronto Soccorso. All’uomo veniva diagnosticata la frattura della mano guaribile in almeno 35 giorni (successivamente sono diventati oltre 60) e per questo presentava denuncia. Ricevuta la querela della vittima, immediate sono scattate le indagini della Sezione Reati Contro la Persona che ha individuato in pochi giorni l’autore del reato denunciandolo in stato di libertà. Le indagini non sono state semplici in quanto i testimoni non avevano visto nulla e la vittima ricordava solo alcuni particolari del veicolo ed il nome di battesimo dell’aggressore, ma con l’impegno degli investigatori l’autore del gesto è stato prontamente individuato e dovrà rispondere penalmente e, se richiesto dalla vittima, civilmente dei fatti commessi. “La Polizia di Stato invita le vittime di reato a riferire ogni elemento utile agli investigatori della Squadra Mobile per identificare gli autori dei delitti subiti. Ogni piccolo dettaglio anche se apparentemente insignificante per le vittime può essere risolutivo per la Polizia”.

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