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Consorzio di Bonifica, i sindacati contro Cosentini: “Gestione irresponsabile”

by Salvatore Mandarà 10 Dicembre 2016 596 5 min di lettura
 Consorzio di Bonifica, i sindacati contro Cosentini: “Gestione irresponsabile”

La conferenza stampa convocata dalla Flai Cgil iblea all’hotel Kroma è iniziata con la consegna ai giornalisti presenti di un plico ricco di documenti e note sull’attività del Consorzio di Bonifica di Ragusa e sulla gestione operata dal direttore generale di questo ente, dr. Giovanni Cosentini. Era presente l’intera dirigenza sindacale della Cgil con Giuseppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa, Salvatore Carpintieri, segretario generale della Flai Cgil di Ragusa, e Francesco Cirmi RSA del Consorzio di Bonifica di Ragusa. Erano presenti inoltre il segretario generale della Flai Sicilia, Alfio Mannino, e il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. La conferenza inizia con le motivazioni, dettagliatamente sottolineate, evidenziate e illustrate da Salvatore Carpintieri.

“Una situazione pesante e assurda – dice Carpintieri – che si continua a registrare al Consorzio di Bonifica di Ragusa, dove mentre i dipendenti aspettano cinque mesi di stipendi arretrati, i proprietari dei fondi agricoli si vedono arrivare bollette sempre più salate, e il direttore invece continua con una irresponsabile gestione delle risorse finanziarie disponibili e con una corresponsione di un compenso speciale per lui e per 5 dirigenti con un criterio del tutto anomalo e differente da quello riservato agli altri direttori dei consorzi in Sicilia. Eppure il Commissario Straordinario è lo stesso a Ragusa, così come per la Sicilia Orientale. Al dott. Cosentini, abbiamo scritto come Cgil e chiesto conto sul suo operato non sempre trasparente e di un comportamento teso sempre ad emarginare il nostro sindacato. Ci è stato risposto che tutte queste decisioni rientrano nell’assoluta discrezionalità dell’Ente, che quindi può operare come ritiene anche violando le direttive regionali. Questa palese violazione si aggiunge al fatto che alla retribuzione annua di questo direttore e di questi dirigenti è corrisposta, inoltre, un’indennità di funzione pari a quattro volte quella tabellare e tre volte quella per gli altri dirigenti. Ciò grazie ad un accordo in sede aziendale prima bocciato dal dipartimento regionale e poi sottoscritto con l’allora Commissario Cartabellotta. E’ possibile che a Ragusa le disposizioni regionali possano essere disattese impunemente? È arrivato il momento – conclude Carpintieri – di investire la procura della Corte dei Conti per recuperare i soldi percepiti indebitamente”.

Anche le riflessioni di Franco Cirmi, denunciano un contesto di disgregazione sindacale predominata da discrezionalità e favoritismi, a meno di rari casi come il ricorso allo stato di agitazione e lo sciopero. “Il personale operaio addetto alla distribuzione – ha rilevato Cirmi – è costretto ad anticipare carburante e spese di manutenzione per assicurare lo svolgimento dell’irrigazione, impoverendo le loro già alleggerite tasche. Non mancano casi d’incidenti alle loro auto per causa di servizio che non sono indennizzate, a differenza di altri liquidati per lo stesso motivo”. “E’ drammatico che ci sono dipendenti – evidenzia Peppe Scifo – che non prendono lo stipendio da sei mesi, a Ragusa è necessario porre in essere un punto di svolta, nel senso che è necessario cominciare un percorso in controtendenza rispetto al cattivo funzionamento del Consorzio. L’agricoltura e il Consorzio sono elementi primari per lo sviluppo del comparto nel nostro territorio”.

Alfio Mannino si è soffermato sulla questione Consorzi in un contesto siciliano laddove ritiene essenziale applicare la legge regionale che ha soppresso gli undici consorzi di bonifica siciliani per crearne solo due: uno in Sicilia occidentale e l’altro in quello orientale. “E’ urgente uscire fuori dalla gestione commissariale e ridare governi democratici ai Consorzi anche attraverso la rotazione dei direttori. I dipendenti non possono pagare il conto, non ricevendo gli stipendi perché sono bloccati dalle ipoteche dei creditori”. Ha concluso Michele Pagliaro definendo “incresciosa” la situazione che si è determinata nel Consorzio di Bonifica di Ragusa “la cui questa gestione non può e non deve più continuare. La Cgil siciliana prende in carico questo stato di fatti e la fronteggerà a tutti i livelli. La conferenza stampa di oggi – continua Pagliaro – segna un passo importante attese le risposte e le scelte assolutamente non convincenti alle nostre obiezioni. Siamo dell’idea che le zone grigie che si sono determinate vanno illuminate e chiarite”. Interpellato il direttore del Consorzio di Bonifica di Ragusa, ci ha detto che risponderà alle inesattezze con una conferenza stampa la prossima settimana, mentre per le calunnie provvederà in sede legale.

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