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P.Secca, l’ospite è sacro. Ma alcune domande ai camperisti vanno fatte

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Universalmente si sa che “l’ospite è sacro”. Ed in una terra come la Sicilia, dove notoriamente l’ospitalità viene collocata a livelli decisamente elevati nella scala dei valori, non poteva sottrarsi neppure Punta Secca dove ogni giorno, centinaia e centinaia di turisti decidono di trascorrere qualche ora o qualche giorno delle proprie vacanze. Ben vengano allora i tanti ospiti che saranno accolti con la consueta, tradizionale amorevolezza. Sicuramente a braccia aperte.

Saranno tutti i benvenuti, sia che arrivino a piedi o in bici come modesti viandanti, sia che giungano con mezzi pubblici, sia che utilizzino la propria autovettura che, in periodi balneari, potranno occupare comodamente una dei tanti parcheggi contrassegnati da strisce blu, contribuendo alle spese della collettività con il proprio obolo ad orario. Ed un benvenuto anche a coloro che, invece, fanno uso degli imponenti e mastodontici campers come quelli che oggigiorno circolano sulle strade del nostro Bel Paese.

Ma, nel caso dei camperisti che – in assenza di specifica segnaletica che ne sconsiglia o ne vieta la sosta (…come pure avveniva nelle decorse stagioni) – sempre più frequentemente finiscono per stazionare indisturbati nel parcheggio a cavallo di Corso Aldo Moro/Corso Mediterraneo, non può farsi a meno di porsi alcune doverose domande:

– ma con la TARI come la mettiamo? Se e dove viene pagato questo balzello così come viene pagato (profumatamente!) dai tanti abitanti di Punta Secca? – e che fine fanno i vostri rifiuti domestici frutto del vostro soggiorno? Finiscono forse (per non dire ovviamente) nei pochi cestini ubicati sulla piazza senza alcuna distinzione tra plastica, vetro, indifferenziato eccetera? Sicuramente qualcosa al riguardo potrebbero dirla i diligenti operatori ecologici che, con santa pazienza e tanto senso civico, si fanno carico di raccogliere anche tali rifiuti abbandonati sconsideratamente a ridosso dei cestini… – e che dire dei liquami che vengono prodotti dagli occupanti? dove e quando vengono scaricati?

Domande tutte destinate, almeno per ora, a rimanere senza alcuna risposta sempre che l’Amministrazione non ritenga e decida definitivamente ad adottare misure organizzative che provvedano ad un più rigoroso divieto di sosta di tali mezzi nel centro abitato così come già avviene per Piazza Faro e ad un più puntuale rispetto dell’obbligo di far stazionare i camper nelle aree all’uopo predisposte.

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