TARI, nuovo aumento per famiglie e imprese. Insieme: “Scelta ingiustificata”

“La delibera proposta dalla Giunta Dimartino e approvata dal Consiglio comunale, con il voto contrario di Insieme per Santa Croce, prevede un sensibile incremento delle tariffe TARI per l’anno 2025, sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche”. Lo scrivono in una nota i tre consiglieri d’opposizione, Gaetano Riva, Alessio Mandarà e Piero Mandarà. “Dal piano finanziario allegato alla delibera, infatti, si certifica un aumento medio del 12,98% sulla quota variabile della tariffa destinata alle famiglie”, scrivono i consiglieri.
Come riportato nella Tabella 15, il costo annuo per un nucleo familiare di 4 componenti passa da 217,70 euro a 245,96 euro, mentre per una famiglia di 3 persone si sale da 174,95 a 197,65 euro. La Tabella 16 evidenzia inoltre un aumento nella parte fissa al metro quadro su tutte le fasce (ad esempio da 0,90309 €/mq a 0,96774 €/mq per le abitazioni con 4 componenti). “Per le utenze non domestiche – prosegue la nota di Insieme – si confermano rincari tra il 7 e l’8% per molte categorie economiche: dai pubblici esercizi agli studi professionali, dai supermercati alle officine. Un aggravio di spesa che coinvolge ampiamente il tessuto commerciale e produttivo locale”.
Nel corso della dichiarazione di voto in aula, il capogruppo Gaetano Riva ha spiegato che “si tratta di una scelta che, al di là delle coperture finanziarie, è frutto di una precisa impostazione politica. Non è solo una questione di coerenza – ha affermato – ma di merito. A distanza di anni dall’attivazione del Centro Comunale di Raccolta, i dati ufficiali mostrano che la raccolta differenziata non ha conosciuto un reale progresso, mentre quella indifferenziata è aumentata. È la prova del fallimento della gestione del ciclo dei rifiuti. Il CCR, potenzialmente strategico, è oggi trascurato, abbandonato, mai valorizzato”.
Riva ha anche ricordato l’incendio avvenuto nei pressi del CCR un anno fa, con pneumatici abbandonati per mesi e mai rimossi dall’Amministrazione, “un episodio emblematico – ha detto – dell’assenza di una cultura della sostenibilità e del ricircolo”. Per l’opposizione, i maggiori costi che si chiede oggi di addossare ai cittadini non derivano da congiunture esterne, ma da scelte gestionali inefficaci, che non hanno prodotto un calo significativo dei conferimenti in discarica. “Appare persino fuori luogo – ha concluso Riva – vantarsi del ‘minore aumento’ in provincia: non tutti i Comuni hanno un CCR, ed è ancor più grave che chi lo possiede non lo sfrutti”.
Insieme sottolinea come Santa Croce sia oggi “più sporca, più insicura e più cara. Anziché attuare un serio piano di efficientamento del servizio rifiuti, migliorare la raccolta differenziata o garantire standard adeguati nella fascia costiera, l’Amministrazione ha preferito intervenire a valle, aumentando le tariffe e rinunciando a ogni forma di premialità per i cittadini più virtuosi. Oggi i santacrocesi pagano un servizio che, per qualità ed estensione, non corrisponde al tributo richiesto. La TARI avrebbe semmai bisogno di essere rimodulata verso il basso, introducendo criteri di equità e responsabilità. Invece, per il terzo anno consecutivo, si conferma un trend di crescita che non tiene conto delle reali condizioni del territorio. Aumentare le tasse non può essere la scorciatoia sistematica di un’Amministrazione che ha smarrito il contatto con la comunità”.